di Danielle Borra – 7° Dan Iaido Renshi
11 novembre 2016

 

La respirazione secondo il Maestro Sakono, Hanshi 8° dan (Modena 5 novembre 2016)

Come è noto a chi lavora con me e Claudio l’argomento respirazione non è fra le cose su cui ci soffermiamo più di tanto nel nostro insegnamento.  Entrambi riteniamo che sia un problema che ci si deve porre molto avanti nel progredire della nostra pratica.

E’ però un argomento che interessa molto lo iaidoka medio italiano e spesso succede durante gli stage che venga posta la domanda: “ma come si deve respirare nello iaido?”

Il Maestro Sakono quest’anno ci ha fornito una risposta interessante che vale la pena di condividere.

La premessa del Maestro è stata che la respirazione è un discorso che riguarda i gradi alti.

Secondo il Maestro durante il kata bisogna evidentemente respirare,  ma bisogna farlo in modo che l’avversario non si renda conto di quanto avviene, non si deve vedere, in altre parole, come gestiamo il respiro. Se immaginiamo di avere veramente davanti a noi un avversario non possiamo assolutamente pensare di fargli vedere quando recuperiamo il respiro perché quello è un momento in cui possiamo essere sconfitti.

Ne consegue che non si può inspirare quando siamo fermi fra un movimento ed un altro poiché la respirazione in quel momento potrebbe far muovere il corpo o la spada e si renderebbe visibile quanto stiamo facendo creando i presupposti per una sconfitta.

 

“il momento di recupero del respiro (l’inspirazione) deve essere rubato all’avversario”

 

L’aria deve essere recuperata nel movimento, in mezzo al furikaburi per esempio per poi riuscire a tagliare con efficacia e, nella maniera più assoluta, non fra il nukitsuke e l’inizio del furikaburi, non nel momento di arresto fra un movimento e l’altro.

Ovviamente il respiro deve andare verso il tanden.

Ecco quanto ha detto il Maestro.

 

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