di Danielle Borra – 7° Dan Iaido Renshi
27 settembre 2016

 

Chi pratica lo IAI-DO, sceglie di seguire una Via alla ricerca della perfetta ed armonica unione con sé stessi e con l’Universo. Come se non bastasse, secondo la tradizione Giapponese, la spada è uno dei tre simboli sacri del Giappone.

Nessuno è costretto a praticare lo Iai-Do, ma chi decide di farlo, è giusto che rispetti l’etichetta di comportamento in dojo, non già come una serie di regole marziali bensì come percorso di autodisciplina e miglioramento continuo del nostro corpo, della nostra mente e del nostro spirito.

Fatta questa dovuta premessa vediamo alcuni punti importanti da rispettare.

  • Quando si entra nel dojo occorre fare un inchino al kamiza. Altrettanto si fa quando si esce.
  • Se si arriva in ritardo ad un allenamento, ci si prepara in silenzio senza disturbare la lezione e ci si ferma sul ciglio del luogo di pratica, in attesa che il Sensei dia indicazioni in tal senso.
  • Nel dojo si mantiene il silenzio! Solo in caso di necessità si può parlare sottovoce e comunque senza mai disturbare la pratica altrui.
  • Curare sempre il proprio corpo; presentarsi in dojo dopo essersi lavati (soprattutto i piedi) è una buona forma di rispetto verso i compagni.
  • Evitare di indossare orecchini, anelli e collane che potrebbero comunque essere di ostacolo alla propria ed altrui pratica.
  • Porre attenzione al modo di vestirsi; Gi e Hakama devono sempre essere stirate ed indossate con evidente cura. Alla fine della pratica, l’Hakama andrà sempre ripiegata con estrema cura, rispettando le pieghe ed il significato delle stesse. L’hakama in Giappone non viene mai piegata nel dojo luogo sacro.
  • Porre attenzione alla sicurezza e alla propria spada che va controllata costantemente.
  • Nel dojo ci si muove sempre con attenzione, umiltà e rispetto; dovendo raggiungere una posizione specifica lo si fa con sollecitudine, passando sempre alle spalle dei propri compagni. Se si deve passare davanti a qualcuno, è bene passare velocemente, inchinandosi leggermente e utilizzando la mano destra, aperta, come nel gesto di stringere la mano.
  • La spada quando ci si muove nel dojo deve essere portata nella posizione di keito e il sageo de essere posizionato correttamente. E’ disdicevole vedere persone che si muovono nel dojo con il sageo che viene trascinato per terra o persone che infilano la spada nell’obi mentre camminano per raggiungere la propria posizione.
  • Evitare di urtare la saya su altri compagni o contro il muro durante gli spostamenti.
  • E’ una grave mancanza di rispetto camminare sopra la spada di un compagno: se il percorso fosse impedito da una spada appoggiata a terra, bisogna girarle intorno e non scavalcarla.
  • Qualora sia necessario appoggiare o prendere una spada a terra, è necessario farlo piegandosi appoggiando un ginocchio a terra. La spada appoggiata a terra non deve mai avere la lama o la punta girate verso il kamiza.
  • Il Bokuto (Boken) è considerata a tutti gli effetti una spada e va trattata come tale.
  • Quando ci si dispone per esercizi con la spada, è necessario verificare di avere una distanza di sicurezza dai compagni più vicini.
  • Quando si esegue tutti insieme il saluto, ci si allinea al Senpai più anziano che si troverà a capo fila sull’estrema sinistra o estrema destra. L’ordine degli allievi in fila segue, non l’anzianità di pratica, ma il grado (dan e kyu) dal più alto al più basso. A parità di grado si può seguire l’anzianità di pratica
  • Nella pausa fra esercizi il comportamento deve essere sempre e comunque dignitoso; non è accettabile vedere allievi che parlano tra di loro, che si siedono, che si appoggiano al muro o, peggio, che ‘giocano’ con la loro spada. A maggior ragione questo atteggiamento vale se il Sensei sta spiegando.
  • Prima dell’inizio della pratica è buona norma pulire il dojo ed organizzare al meglio il proprio ed altrui allenamento. I primi ad occuparsene dovrebbero essere i Kohai e poi i Senpai.
  • Al termine della pratica occorre sempre sistemare il luogo di pratica, lasciandolo pulito ed ordinato.
  • Ciò che dice il Sensei va sempre ascoltato ed eseguito senza “ma…” e senza “se…”!
  • Dopo aver ricevuto un’indicazione o consiglio dal Sensei, è buona norma ringraziarlo con un rapido saluto in piedi.
  • In mancanza del Sensei, il referente è il Senpai più anziano o chi espressamente designato dal Sensei.
  • Bisogna evitare qualsiasi discussione personale o litigio all’interno del dojo

 

Quanto scritto sopra fa parte dell’etichetta, il giusto comportamento all’interno del dojo.

“Il dojo, luogo della Via, è luogo in cui si pratica la Via. È un termine buddhista, ha il senso di un luogo di pratica in cui si allena e raffina il proprio spirito e in cui si ricerca la via dell’esistenza.

lo Iaido non è uno sport, è una forma di pratica per purificare, allenare la propria anima, una pratica che mira alla formazione di un essere umano splendido.”

L’etichetta è il primo passo senza il quale il resto ha poco senso.

 

 

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