Riportiamo con molto piacere la bella recensione di Lele Boccalatte (HEIJOSHINKAN Voghera dojo) sullo stage di Iaido a Savona del 3 e 4 ottobre 2015 condotto da René van Amersfoort.

Rilassati.. è Iaido!

A dispetto del titolo quasi irrispettoso nei confronti di uno stage particolarmente impegnativo, condotto in maniera impeccabile da Rene van Amersfoort coadiuvato da Danielle Borra e Claudio Zanoni, l’annuale evento organizzato dal Furinkazan Dojo di Carlo Sappino a Savona ha visto la partecipazione di una ventina di iaidoka provenienti da diverse scuole e regioni e che, con la creazione di un gruppo omogeneo di studio e di lavoro, ha permesso di affrontare i due giorni all’insegna di un faticoso.. relax.
Perchè questo è stato il leit motiv dell’intero stage, che si trattasse di suburi, di kihon, di kata o di enbu: parafrasando una esortazione ormai celebre, “stay relaxed, stay sharp”, perchè la rilassatezza non esclude energia e potenza, anzi, permette di poterle amministrare efficacemente.
Molta teoria anche, e molta passione nel comunicare quanto sia importante il rapporto maestro studente, con quest’ultimo che diventerà allievo e dopo il 6 dan potrà essere deshi, il tutto finalizzato alla ciclicità del passaggio di cultura ed esperienza che solo l’unione del gruppo può garantire, senza dispersioni. L’importanza del budo, dell’etichetta, dell’attitudine, del rispetto, della respirazione, le rispettive funzioni e quanto possano condurre ed influire infine sulla rilassatezza, tutto è stato argomento di una vasta introduzione che ha preso buona parte della mattinata del primo giorno lasciando intravedere quale fosse il secondo punto cardine dell’intero stage, ovvero i fondamentali.
Ogni passaggio preceduto da abbondanti spiegazioni ed esempi, correzioni, e poi lunghe serie di ripetizioni, in entrambe le giornate, sempre all’insegna della rilassatezza e dell’applicazione dei fondamentali nella personale ricerca delle infinite declinazioni che la propria esperienza permetteva, ma sempre con l’importante concetto di dover tagliare uno o più avversari. E quindi ancora sguardo, ritmo, concentrazione, spostamenti, tutto alla ricerca della postura, della transizione e della posizione necessaria per poter eseguire una qualsiasi parte di kata, in un fluire unico di sensazioni che solo la rilassatezza delle esecuzioni dei tre maestri riusciva a solidificarsi in un perfetto esempio di spietata naturalezza nel portare il taglio più efficace.
Anche questo stage mi ha fornito tante piccole rivelazioni e illuminazioni, così come tanti punti di verifica, facendomi comprendere ancora una volta quanto sia difficile non farmi trascinare dall’euforia di “giocare” ai samurai, quanto piuttosto di saper analizzare per rendermi conto di quanto sia difficile essere naturali: dover ritornare su molti dei miei passi per ricominciare da molto più indietro, a lavorare su qualcosa di dimenticato nella frenesia di voler migliorare aggiungendo anzichè rifinendo o addirittura togliendo, saltando passi di quel percorso didattico basato su fasi successive per ricominciare nuovamente da capo al termine di una serie, così sapientemente illustrato da van Amersfoort nelle spiegazioni sull’approccio allo studio dei kata.
E andando ancora più indietro, non può che risultare evidente come tutto si riconduca al fine ultimo dello Iaido, la perfetta ed armonica unione con sé stessi e con l’Universo, che non potrebbe essere tale se non fosse “naturale”.
Analisi della tecnica e verifica dei passaggi di cui è composta; preparazione prima dell’esecuzione di una serie di fondamentali; un corpo rilassato, un movimento naturale, una mente concentrata ed ecco che il kata prende vita nel vero senso della parola.
E’ con questo spirito che abbiamo affrontato due giorni di pratica, Seitei e Muso Shinden, sotto l’esigente occhio vigile dei maestri che avevano sempre una parola e un consiglio per tutti, e che ci hanno accompagnato verso le porte della difficile arte della naturalezza e della rilassatezza: da qui in poi sarà compito nostro attraversarle per proseguire sulla via dello iai.

Articolo originale: Rilassati.. è Iaido!

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