La mia prima esperienza di seminario internazionale

di Andrea Lessio

A pochi giorni dal mio rientro a casa, ho il piacere di condividere la mia esperienza al Seminario di Iaido tenutosi a Breslavia dal 16 al 18 agosto 2024.

Summer seminar in Wroclaw

Per cominciare, mi presento: mi chiamo Andrea e il mio viaggio nello Iaido è iniziato pochi mesi fa, a metà gennaio 2024. In questo breve periodo, ho avuto l’opportunità di avvicinarmi a questa affascinante disciplina, che gradualmente è diventata parte integrante della mia quotidianità, trasformandosi in un appuntamento fisso settimana dopo settimana. Non vi nascondo che all’inizio ho incontrato diverse difficoltà (e continuo a farlo), approcciandomi a una disciplina che, a mio avviso, ha una curva di apprendimento piuttosto ripida. Tuttavia, si sta rivelando esattamente come mi aspettavo: un costante intreccio tra attività fisica e mentale.

La mia prima esperienza di seminario in un contesto internazionale ha avuto luogo a Breslavia, dove ho potuto sperimentare la dimensione comunitaria che richiama praticanti da tutta Europa. Il seminario si è articolato in tre giornate: una prima giornata più teorica, durante la quale i Sensei giapponesi hanno illustrato le ultime novità e modifiche ai 12 Kata di seitei; una seconda giornata dedicata alla pratica, durante la quale ho avuto l’opportunità di allenarmi con altri Mudan sotto l’attento sguardo dei maestri; e infine una terza giornata, in cui ho partecipato al mio primo Taikai.

Le mie aspettative iniziali erano principalmente rivolte ad assorbire quante più informazioni possibili, consolidando le conoscenze acquisite in Dojo e affinando una tecnica ancora in fase di sviluppo. Ero inoltre desideroso di confrontarmi con altre persone che, come me, condividono questo percorso, e di mettermi alla prova in una competizione, ben consapevole dei miei attuali limiti nella pratica. Posso dire di aver soddisfatto pienamente tutte queste aspettative, ottenendo persino qualcosa di più rispetto a quanto speravo inizialmente.

Sebbene la prima giornata, incentrata su dettagli che probabilmente non sono ancora pronto a recepire, sia stata la più faticosa dal mio punto di vista, ha avuto su di me un effetto importante. Mi ha aiutato a mettere a fuoco quanto la ricerca della perfezione nel movimento sia una strada lunga, da percorrere un passo alla volta, continuando a perseverare anche quando il percorso sembra portare indietro. Ricorderò questa prima giornata anche per un altro evento significativo: ho acquistato il mio primo iaito, grazie all’aiuto del mio Sensei Claudio Zanoni, che mi ha guidato nella scelta della spada più adatta a me.

La seconda giornata è stata dedicata alla pratica di gruppo, e qui credo di aver vissuto l’esperienza emotivamente più bella. Credo molto nel valore del lavoro di gruppo, che stimola a migliorarsi continuamente. La possibilità di allenarsi con tante persone, alcune delle quali hanno affrontato lunghi viaggi per essere lì, è stata estremamente motivante e stimolante, qualcosa che credo si possa vivere con questa intensità solo in un contesto come quello dei seminari. Durante questa giornata, mi sono concentrato sui tre Kata che avevo scelto per il Taikai del giorno successivo, e questo focus mi ha permesso di fare piccoli ma significativi progressi.

La terza giornata, quella conclusiva, è stata dedicata a mettere in pratica quanto appreso nei giorni precedenti. Oltre ai dettagli tecnici che ho cercato di replicare durante la gara (dove, ironia della sorte, mi sono trovato a competere con una compagna di dojo), il mantra che ha risuonato nella mia mente per tutta la mattinata sono state le parole della Sensei Danielle Borra: “Tutto parte dalla tua mente”. Ho sempre avuto difficoltà a concentrarmi durante l’esecuzione dei Kata, e spesso l’ansia di voler fare bene mi portava a confonderli. Queste poche parole, dette al momento giusto, mi hanno aiutato a raggiungere la giusta concentrazione e consapevolezza delle mie capacità, permettendomi di eseguire la mia prova in modo soddisfacente e probabilmente oltre le mie aspettative.

In conclusione, non posso che essere profondamente soddisfatto di questa esperienza e grato a tutte le persone che hanno contribuito a renderla così speciale. Porterò con me ricordi preziosi di momenti, parole e sensazioni che saranno il carburante per alimentare questo nuovo anno di pratica, ormai alle porte.

Andrea Lessio

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Lo IAIDO alla Kiryoku SGT TORINO inizia dalle basi e cioè dai kata della Zen Nippon Kendo Renmei, serie di 12 kata creati in tempi moderni dalla Federazione giapponese (che comprende anche il Kendo e il Jodo) con lo scopo di creare una base comune a tutti i praticanti di Iaido. I 12 kata della ZNKR provengono dalle scuole antiche principali e costituiscono la base per gli esami e il conseguimento dei gradi.
Nato ad Arezzo nel 1952, vive a Savona dal 1967. Membro fondatore della odierna asd Circolo Scherma Savona Kendo dal 1985, dove oggi cura il settore iaido. Avvicinatosi giovanissimo alle arti marziali, ha maturato svariate esperienze nei dojo liguri di judo, aikido e karate per poi innamorarsi della spada giapponese, approdando al kendo (yondan) e successivamente allo iaido (renshi nanadan) dove segue gli insegnamenti di Danielle Borra Sensei.

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