Ed eccoci qua, è già passato un anno da quando ho partecipato all’ultima competizione.
In questi mesi di “pausa” molto è cambiato nella mia vita: ho avuto una bimba, Bianca, e le mie priorità sono cambiate. Lei viene prima di tutto e la nuova vita familiare ruota intorno a lei e i suoi bisogni. Tuttavia ho voluto preservare qualcosa che faccio soltanto per me, la mia bolla di autonomia alla ricerca di un equilibrio nuovo nella mia nuova vita: sto parlando dello iaido e della sua pratica in dojo.
Con questo spirito ho deciso di partecipare al taikai, nonostante la notevole distanza da casa. Partecipazione che è avvenuta non tanto per ottenere risultati; certo, speravo di fare meglio di com’è andata!
Nessuna medaglia e un solo incontro vinto, con una certa amarezza e delusione.
Ma quello che volevo era mettermi in gioco ed affrontare me stesso davanti ai giudici, per sentire quella pressione che il solo l’essere giudicato può dare e fare così un altro passo verso il prossimo esame (il terzo dan), che dovrò dare a novembre.
Il riscontro che personalmente ho avuto è buono, sono riuscito a gestire la tensione che è andata a scemare nel corso dei tre incontri. Un tassello verso l’esame di terzo dan c’è, ora non resta che continuare a lavorare sui miei punti deboli per migliorare almeno un po’.
Per fortuna fino a novembre c’è ancora un po’ di tempo, e anche se sono sicuro che passerà in un lampo, ce la metterò tutta!