Ashi Sabaki, il movimento dei piedi – 1

Prima parte: ayumiashi e okuriashi

“Il corpo e la spada vanno dove li portano i piedi!”

Non si può avere un uso corretto del corpo se non è corretto il movimento dei piedi.

Facendo riferimento allo iaido della zenkenren, o meglio, ai dodici kata di seitei, cercheremo di approfondire il tema di ashi sabaki.

Come si cammina

Il modo di avanzare o arretrare, nell’esecuzione dei kata di seitei, è riducibile a due modalità: ayumiashi e okuriashi.

Ayumiashi è il modo naturale di camminare, usato, ad esempio, nei primi quattro passi di sampogiri – 7.mo kata di seitei.

Vediamo lo schema della figura A. Partendo da fermi (1) muoviamo in avanti il piede destro (2), poi il sinistro (3), di nuovo il destro (4) e così via.

La differenza con la camminata naturale cui siamo abituati, quando ci muoviamo in casa o all’aperto, sta nell’appoggio del piede a terra che non dovrà essere di tallone, bensì con la parte anteriore del piede. 

ASHI SABAKI, IL MOVIMENTO DEI PIEDI

Il passo di okuriashi è meno naturale. In esso un piede, generalmente quello che si trova dietro rispetto alla direzione dello spostamento, spinge avanti il corpo e di conseguenza anche il piede anteriore. Ad esempio, i cinque passi di soogiri – 11.mo kata di seitei, sono da eseguire in okuriashi.

Per chiarire bene il funzionamento di okuriashi, immaginate di avere il piede destro sopra ad uno skateboard e di usare il sinistro per spingerti avanti. 

ASHI SABAKI, IL MOVIMENTO DEI PIEDI

Con riferimento alla figura B, dalla posizione (1) di partenza, il piede sinistro spinge avanti il destro in posizione (2) e chiude il passo spostandosi nella posizione (3). Da questa posizione spinge il piede destro in posizione (4) per chiudere in posizione (5) da dove spingerà il destro in posizione (6), e così via. 

ASHI SABAKI, IL MOVIMENTO DEI PIEDI

Anche con okuriashi il piede va in appoggio a terra sulla parte anteriore della pianta e non sul tallone.

Carlo Sappino
Carlo Sappinohttps://digilander.libero.it/savonakendo/
Nato ad Arezzo nel 1952, vive a Savona dal 1967. Membro fondatore della odierna asd Circolo Scherma Savona Kendo dal 1985, dove oggi cura il settore iaido. Avvicinatosi giovanissimo alle arti marziali, ha maturato svariate esperienze nei dojo liguri di judo, aikido e karate per poi innamorarsi della spada giapponese, approdando al kendo (yondan) e successivamente allo iaido (renshi nanadan) dove segue gli insegnamenti di Danielle Borra Sensei.

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