C’è sempre una prima volta.

di Claudio Zanoni
Claudio Zanoni
Claudio Zanoni – Modena 2022 | Foto di Piervittorio Pozzo

Questa volta addirittura due, si perché quest’anno è stata la prima volta che non ho gareggiato ad un campionato Europeo dal 1999 ad adesso, ed è anche la prima volta che ho arbitrato un campionato Europeo.

Un campionato ricco di emozioni e di ansie, si perché non si prova solo ansia a gareggiare, ma anche arbitrare è un’esperienza difficile che richiede impegno ed onestà.

Vorrei che le persone che ho arbitrato sapessero che l’ho cercato di fare al meglio delle mie capacità e che ho arbitrato onestamente, probabilmente posso aver commesso degli errori di valutazione, ma vi posso garantire che sono stati tutti in buona fede.

Chi crede che giudicare sia facile probabilmente non si è mai trovato a doverlo fare, per di più ad un campionato Europeo il livello è tale che pochissimi shiai sono semplici, devi guardare e valutare ogni cosa, se chi ti sta davanti sta realmente combattendo, se il riai del katà ha senso e se effettivamente avrebbe tagliato l’avversario, e lo devi fare cercando di guardare i due praticanti contemporaneamente, cosa tutt’altro che facile.

Quindi tanta emozione e tanta apprensione. Prima dell’inizio un sacco di domande mi assillavano la mente: sarò capace di arbitrare bene, non farò errori nei comandi, riuscirò a mantenere la concentrazione così a lungo? E che imbarazzo quando la tua bandierina è del colore diverso delle altre due, in quel momento il dubbio ti assale, cosa non ho visto, cosa ho sbagliato a giudicare, ma poi la consapevolezza di aver fatto il massimo per giudicare in modo corretto ti ridà la tranquillità per il prossimo shiai.

Una bellissima esperienza, impegnativa e formativa, devo ringraziare i miei compagni di avventura Detlef, Muller, Van De Wijngaart, Gutierrez, Honisz-Greens, e Mansfield Sensei che mi hanno accompagnato in questa mia prima esperienza.

D’altro canto, era anche la prima volta che non gareggiavo e che non sono più alla guida della nazionale, un po’ di rimpianto non poteva mancare e l’emozione era grande, cercavo nei momenti di pausa di avere notizie degli shiai dei ragazzi e quando riuscivo cercavo di vedere qualcosa.

Un’emozione particolare quando ho visto Andrea Cauda galoppare fino alla finale nella categoria in cui ho combattuto per sette anni, e che emozione vedere la finale persa per un soffio con il grandissimo Lukasz, anche lui 6 dan fresco da Budapest.

Ma vedere gli shai dei ragazzi e le finali dove tanti dei nostri sono stati impegnati mi ha regalato un po’ di quella adrenalina che non hai più se non combatti, grandi tutti, veramente. Permettetemi un commento al coach Setti che ha preso in mano questo gruppo e lo ha portato a risultati eccezionali, come ho detto a Torino all’ultimo ritiro, non deve pensare ad un confronto con quello che abbiamo fatto in passato (io, De Vecchi, Detlef e Setti) ma al fatto che abbiamo costruito insieme qualcosa di speciale. Non è facile mantenerlo in vita ma Lui ci è riuscito alla GRANDISSIMA, nonostante le avversità, e l’aver creduto in lui in questi anni mi è stato ripagato con gli interessi con e la finale a squadre a suggello del capolavoro.

Come prime volte ce ne sono abbastanza.

Claudio Zanoni

Una bella esperienza!

di Marco Lassalle
Marco Lassalle
Marco Lassalle – Modena 2022 | Foto di Alessio Rastrelli

Si sono conclusi domenica i 29° Campionati Europei di Iaido che quest’anno si sono svolti a Modena dopo due anni di assenza a causa della pandemia e con la presenza di una delegazione ZNKR che era composta dai sensei Kusama, Yamashibu e Kumeda. Per me sono stati in assoluto i primi campionati europei a cui ho partecipato. Purtroppo non ho potuto parteciparvi come competitore, ma ho avuto il piacere di parteciparvi come volontario ed è stata una bellissima esperienza.

Il lavoro dietro a questo evento è stato tantissimo ed ha convolto molte persene. Io nel mio piccolo ho partecipato solamente al suo allestimento finale lì al palazzetto che è stato reso semplice da un’ottima organizzazione ed il risultato è stato apprezzato da tutti. Grazie al compito assegnatomi (addetto allo streaming) ho potuto assistere agli incontri dalla migliore prospettiva, quella degli arbitri, ed ho visto dei bellissimi incontri da cui prendere spunto per migliorare il mio iaido.

Un’altra prima volta di questi europei è stata la partecipazione ad un seminario con i sensei giapponesi. Il seminario è stato estremamente interessante con molte spiegazioni per ognuno dei 12 kata da parte di Kusama sensei coadiuvato da Kumeda sensei. Purtroppo il seminario ha avuto una piccola pecca, la pratica è stata poca a causa del grande numero di partecipanti e questo mi è un po’ dispiaciuto. Per permettere a tutti di praticare siamo stati divisi per grado in tre gruppi (a loro volta divisi in gruppi più piccoli). Io ero nel gruppo dei principianti seguito da Kumeda sensei che ha focalizzato le spiegazioni principalmente su tre fattori: l’utilizzo corretto della mano sinistra, la giusta posizione del corpo e dei piedi ed il corretto movimento dei piedi specialmente nelle rotazioni. Infine il seminario si è concluso con una dimostrazione dei 12 kata da parte dei partecipanti al seminario eseguita per grado, dai 1° Kyu ai 7° dan.

A fondo delle gare si sono poi tenuti gli esami di passaggio di grado dove ho conseguito il 2° dan. L’esame in sé non è stato difficile, ma la collocazione temporale (ad inizio settembre senza molti allenamenti alle spalle) ed il non aver partecipato alle gare mi hanno messo un po’ di tensione che non avevo provato nei precedenti passaggi di grado.

Adesso, a campionati conclusi, dopo aver visto tanti incontri, rimane la consapevolezza che devo tornare in dojo per ricominciare ad allenarmi poiché il livello dai partecipanti agli europei è davvero alto ed il prossimo anno vorrei potermi confrontare con loro.

Ps: durante le gare ero probabilmente più agitato io nel fare il tifo per la nazionale italiana che loro nel gareggiare 🙂

Marco Lassalle

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