Filosofi, poeti, maghi e scienziati, tutti hanno trattato l’argomento “tempo” dicendo sul tema di tutto e di più … certo che ripercorrere il suo scorrere è affascinante!
Ogni giorno, ogni mese, ogni anno ha la sua connotazione, a volte più labile, a volte più marcata e sempre e comunque in funzione di un qualcosa di specifico della nostra vita. Gli affetti, il lavoro, la scuola, i viaggi … la spada e lo iai nello specifico.
Su questo ultimo aspetto, per quanto mi riguarda, l’irripetibilità è quasi certa, il 2022 è stato e resterà una pietra miliare sulla mia Via della spada.
Il settimo dan ha segnato la fine della mia stagione agonistica, l’anagrafe segnerà la fine della mia stagione da arbitro con le bandierine.
Per un po’ l’idea di essere giunto ad un capolinea mi ha perseguitato.
La sensazione di “ultima volta”, mi ha accompagnato per tutta la durata del 29.mo Campionato Europeo e devo ammettere che non era una sensazione piacevole e ho avuto bisogno di un po’ di giorni per metabolizzarla.
Certo che la soddisfazione di vedere i miei tre ragazzi scendere nello shiai-jo dederminati ed a testa alta, mostrando pure un buon iaido indipendentemente dal risultato, mi ha ampiamente ripagato.
Grazie Vittorio, Grazie Irene e Grazie Davide.
Vederne poi addirittura due coinvolti nelle premiazioni ed uno salire sul gradino più alto … beh, mi ha anche molto emozionato e quando ero lì in fila schierato con gli altri arbitri avrei voluto poter mettere degli occhiali da sole, per evitare di simulare un raffreddore che non avevo e soffiarmi spesso il naso.
Per il resto potrei dire solo cose scontate, la gioia di rivedere molti amici, la gioia di vedere i nostri ragazzi della nazionale non solo fare il pieno di Fighting Spirit e medaglie, ma anche mostrare un ottimo livello generale, l’emozione forte di arbitrare un Campionato Europeo, la soddisfazione di ricevere i complimenti dallo Shimpan Shunin Kumeda Takahiro Sensei, l’orgoglio di vedere un’organizzazione tutta italiana che ha funzionato alla perfezione.
Il tempo ti regala momenti emozionanti ed irripetibili come questi, poterli vivere è spesso un privilegio che va apprezzato.
Adesso, a mente fredda, riesco a vedere bene come proseguire sulla Via, il 2022 ed i 29.mi EIC non saranno assolutamente un capolinea, solo una stazione importante, ma di passaggio.
Ho ancora talmente tante cose da imparare e studiare, da fare e provare con l’obiettivo primario di non essere semplicemente un 7.mo dan, ma di sentirmi tale.
Per fare ciò cercherò come sempre il sostegno della mia Sensei ed aspetterò con fiducia i prossimi “irripetibili” tempi.
