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Continuiamo, anche questo mese, con le interviste ai settimi dan europei di Iaido.
Ad un giorno di distanza dal suo compleanno (03/04/2023), pubblichiamo l’intervista a Peter Röder Sensei, rinnovandogli gli Auguri di Buon Compleanno da parte di tutto il team Kiryoku.
Iniziamo con alcune informazioni di base. Ci parli un po’ di lei. Quando e dove è nato?
Sono nato a Wolfenbuettel, Germania (piccola città a circa 60 km a est di Hannover) il 3 aprile 1974.
Cosa l’ha fatta interessare allo Iaido e come ha capito che era qualcosa in cui voleva impegnarsi? Che grado ha raggiunto finora? Pratica altre discipline?
Ho iniziato la pratica del budo nel Maggio 1993 nel Dojo dove ancora mi alleno (LoewenDojo.de).
All’inizio ho praticato solo Kendo, ma dopo circa sei mesi ho iniziato la pratica dello Iaido. Intorno al 1998 partecipai al mio primo seminario di Jodo con René van Amersfoort e altri a Dortmund.
- Grado di Kendo: non ne sono certo, ma credo primo o secondo Kyu
- Grado di Jodo: Nidan
- Grado di Iaido: Renshi Nanadan
Qual era lo scenario dei dojo di Iaido quando ha iniziato a praticare?
Semplicemente non esistevano Iaido o Jodo!
Il “sensei” era un 2° Kyu di Kendo (in Germania abbiamo iniziato con 6° Kyu e abbiamo dovuto aspettare 6 mesi tra ogni esame kyu)
Un giorno un senpai tornò da un seminario di Kendo dove vide qualcuno fare Iaido. Quella fu la prima volta che qualcuno del dojo vide lo Iaido.
Eravamo un gruppo pazzesco che si divertiva un sacco e in qualche modo pensavamo di fare il vero Kendo. Più tardi, io e il senpai fummo gli unici a continuare la pratica dello Iaido in contemporanea al gruppo di Kendo. “Conoscevamo” 7 kata della ZNKR e non avevamo idea che ce ne fossero altri 3. Un giorno il senpai tornò dal suo primo seminario di Iaido e mi ha mostrato 5 nuovi kata. Ero così felice ma non avevo idea che questi fossero i Toho di ZNIR 🙂
Cos’è per lei lo Iaido? Cosa le offre a livello personale e come praticante di arti marziali?
Sin dal primo momento lo Iaido ha toccato il mio cuore / la mia anima in un modo in cui Kendo e Jodo non erano mai stati in grado di fare. Il movimento, il significato del kata, la filosofia… proprio tutto mi rende felice, nonostante lo pratichi da 30 anni! Diversi senpai del mio gruppo sono con me da 15-20 anni. Essere in contatto con queste persone è un dono incredibile nella mia vita! E tutte le persone che ho incontrato durante gli anni in Europa e nel mondo sono state un enorme dono prezioso nella mia vita.
Per me, lo stress di tutti i giorni a causa del molto lavoro mi rende difficile lasciare alle spalle la vita normale e uscire di casa per allenarmi, soprattutto perché il divano è magnetico! Ma la vera gioia arriva tornando a casa dopo l’allenamento, quando mi sento stanco ma rilassato per iniziare la giornata di lavoro successiva.
Chi è il suo maestro? Quale Koryu pratica? In che modo è venuto in contatto con lui?
Il mio sensei è l’Olandese René van Amersfoort, nella linea di Ishido Sensei di Kawasaki. Come accennato in precedenza, l’ho incontrato per la prima volta intorno al 1998. Dopo quel seminario di Jodo ci siamo persi per alcuni anni, ma dal 2005/2006 ho partecipato a molti dei suoi seminari e in seguito sono diventato suo studente.
Quindi sto imparando ZNKR e MSR secondo la linea di Ishido sensei.
Può darci un’idea del suo rapporto con il suo sensei? Come è nato e come si è evoluto nel tempo?
All’inizio era “solo” un insegnante ad un seminario, ma quando mi sono preparato per l’esame da Godan mi sono reso conto che stavo già usando principalmente i suoi insegnamenti per allenarmi. Quindi il passo successivo era già chiaro: chiedergli di diventare suo allievo. Da allora abbiamo un’amicizia molto stretta che evolve ogni (!!) anno.
A quel tempo era la decisione più naturale. Oggi, però, posso dire che è stata anche una delle decisioni più intelligenti che ho preso nella mia vita! Grazie mille René sensei!
Quando è stata la sua prima volta in Giappone? Lo visita ancora spesso per allenarsi? Cosa ne pensano i giapponesi nei confronti degli stranieri nel loro dojo, e ha qualche esperienza in particolare che vorrebbe condividere?
La mia prima volta fu nel 2002, ma solo per vacanza. Nemmeno un allenamento.
Sfortunatamente il mio ultimo viaggio in Giappone risale al 2012. Da quel momento andare in Giappone non mi fu più possibile a causa di altri importanti impegni della vita (lavoro, relazioni ecc.).
In che modo la pratica del kendo, iaido e jodo ha influenzato il suo sviluppo generale nel budo? In che modo queste pratiche si relazionano tra loro?
Non ho mai praticato nient’altro quindi non posso dire con certezza.
Oggi, quando guardo altri budo – specialmente altri koryu – non faccio più paragoni. Credo che tutto ciò che esiste ancora come budo possa essere prezioso, per allenare il carattere e la personalità.
Qual è la principale differenza tra l’insegnamento giapponese (il suo sensei verso di lei) e l’insegnamento occidentale (lei verso i suoi studenti)?
Ho incontrato parecchi sensei giapponesi che insegnano ancora ai gruppi semplicemente ripetendo e copiando.
Fortunatamente Ishido sensei ha una profonda conoscenza delle persone europee e quindi ci insegna in una maniera più “moderna” e in un modo che possiamo capire più facilmente.
Personalmente, cerco di stare il più vicino possibile con i miei insegnamenti alle cose che apprendo dai miei insegnanti.
Quando ha iniziato a pensare di insegnare Iaido e quando ha effettivamente iniziato a insegnare? Preferisce insegnare a una classe specifica con requisiti specifici (bambini, competitori, adulti, ecc.)?
Ho iniziato a insegnare circa 3 settimane dopo il mio grado Ikkyu 🙂 perché a quel tempo non era rimasto nessun altro del gruppo dello iaido. Quindi puoi immaginare che ho insegnato un sacco di cavolate. Non so come, ma in qualche modo sono riuscito a rimanere sulla strada giusta nel corso degli anni e le persone volevano imparare da me pensando che io avessi una vaga idea di quello che stessi facendo 🙂
Principalmente ho imparato lo Iaido attraverso le immagini che si sono formate nella mia mente. Utilizzando queste immagini e creandone di proprie, ho sviluppato la mia tecnica e questo rappresenta una parte fondamentale del mio modo di insegnare. Dare alle persone un’immagine, un’idea, una ragione per creare un significato del movimento dentro di loro e svilupparlo.
Secondo lei, com’è cambiato lo Iaido negli anni?
Non sono sicuro se sia effettivamente cambiato da quando ho iniziato. La ZNKR sta cambiando leggermente quasi ogni anno su alcuni dettagli e anche se non tutti apprezzano le nuove interpretazioni di questi dettagli, alla fine questi cambiamenti ci mantengono tutti un po’ flessibili nel corpo e, cosa ancora più importante, nella mente. Questo mi piace molto.
In un certo senso, superficialmente, il nostro Iaido sta diventando un po’ più tecnico, ma se qualcuno vuole approfondire e raggiungere un grado più elevato basandosi solo su aspetti tecnici, non è sufficiente!
Può descriverci una sua tipica lezione di Iaido? Quali sono alcuni dei componenti principali su cui si concentra?
Stretching e riscaldamento fisico. Focus su Kihon e Suburi. ZNKR. Koryu.
Pensa che gli Iaidoka non giapponesi possano davvero capire la cultura e la “filosofia” dietro lo Iaido? Come affronta l’insegnamento di questi aspetti ai suoi studenti?
No. 🙂 Non siamo giapponesi e non siamo cresciuti nella società giapponese.
Ma possiamo provare… e ci sono così tanti grandi esempi in Europa – studenti e insegnanti. Credo che stiamo facendo del nostro meglio per trarre il massimo dalle nostre possibilità. Alla fine, questa domanda non è mai stata importante per me personalmente. Voglio solo allenarmi in ciò che mi rende felice. Amo sviluppare me stesso e ancora di più vedere come si sviluppano i miei studenti!!!
Cosa pensa del futuro dello Iaido europeo? Come vede la pratica nei prossimi anni?
Rispetto a 20 anni fa, lo Iaido in Europa è molto più brillante grazie a tutti i grandi insegnanti della prima generazione che hanno portato con sé insegnamenti, nuovi aspetti e nuove tecniche dal Giappone!
Sono sicuro che lo Iaido europeo sarà ancora più brillante in futuro. Le persone sceglieranno altri insegnanti e forse anche nuovi Koryu che attualmente non esistono in Europa.
Quali consigli darebbe a giovani e principianti?
Divertitevi! Non preoccuparti di fare errori. Godetevi il viaggio, tutti i concetti filosofici e il vero significato delle cose arriveranno a te e nella tua mente quando sarà il momento giusto.
C’è una particolare lezione di Budo che le piace trasmettere ai tuoi studenti?
Rilassati, prenditi il tuo tempo e preparati… ad esempio dopo aver speso energia nel Nukitsuke, prenditi il tuo tempo per ripristinare l’energia e poter effettuare un taglio netto.
Infine, ha qualche aneddoto divertente o memorabile sullo Iaido che le piacerebbe condividere con noi?
Come ho già letto, conoscevo solo 7 Kata della ZNKR dopo aver iniziato. Un giorno, durante un allenamento di Kendo, un alto grado di Kendo mi vide fare Iaido e mi disse che ci sarebbe stato un seminario di Iaido con un insegnante proveniente dai Paesi Bassi e che questo tizio era un Rokudan Iaido (questo è accaduto forse intorno al 1995/6).
La notizia mi entusiasmò tantissimo e ho cercato di chiamare qualcuno di quel Dojo (questo era tutto prima di internet).
Alla fine mi sono unito a questo seminario sapendo che i 7 Kata che già conoscevo sarebbero stati allenati. L’insegnante olandese era il maestro Louis Vitalis. Non avevo mai sentito il suo nome prima e questo insegnante pazzo ha iniziato dal nulla con Hasegawa Eishin Ryu… Hase cosa?!?!?! (in tedesco, “Hase” significa coniglio).
Ero l’unico partecipante che non aveva mai sentito parlare di questa cosa chiamata “Hase”. Dopo il primo allenamento conoscevo già tutti i 10 kata di Chuden e Louis sensei ha costretto il gruppo ad allenare Hayanuki (tutti i 10 kata allenati di seguito, come uno solo) alla sua velocità per forse 1 o 2 ore.
Non sono stato in grado di salire le scale per la settimana successiva, non sto esagerando!
Dopo quella esperienza, ancora oggi non so perché io abbia deciso di partecipare ad altri seminari e, cosa forse ancora più stupida, perché abbia deciso di diventare allievo diretto di René Sensei anni dopo…