Come saprete Stefano si è trasferito e lavora in un paese straniero.
Lo vedremo poco nel futuro anche se continuerà ad essere collegato a noi. Vorremmo riportare qui alcune considerazioni che abbiamo condiviso l’altro giovedì in palestra nel salutarlo.
Tutti noi abbiamo delle fasi nella nostra vita e anche nella nostra vita marziale. Non sempre abbiamo lo stesso impegno o la stessa concentrazione, non sempre abbiamo gli stessi obiettivi e a volte cambiare è più difficile.
I cambiamenti sono fattibili per tutti ma per realizzarli davvero quello che deve cambiare è la nostra mente. Dobbiamo porci degli obiettivi chiari, sapere cosa vogliamo e poi lavorarci con serietà. Il progresso arriva.
Stefano è un esempio di come si può realizzare un cambiamento. In questo ultimo anno e mezzo, complice forse la sua maggiore tranquillità o l’avvicinarsi dell’esame da sesto dan, il suo atteggiamento verso lo iaido è cambiato notevolmente.
Intanto non ha mai perso una lezione venendo anche quando gli spazi lasciati liberi da altri lo permettevano, poi ha cominciato a fare tutti gli stage che si sono svolti in questo periodo e ha intrapreso il suo percorso da arbitro.
Il suo interesse e la sua concentrazione sono aumentate in modo considerevole.
Facendo in questo modo ha ottenuto dei grandi miglioramenti. Nell’ultima prova d’esame fatta in palestra i principianti presenti hanno spontaneamente detto di essere rimasti piacevolmente impressionati dall’intensità della sua prova, contemporaneamente noi gli abbiamo detto che, secondo noi, era vicino a quanto ci si aspetta per sostenere l’esame da 6° dan e notoriamente non siamo mai soddisfatti delle prestazioni dei nostri allievi. Il Maestro René a Savona ci aveva detto di aver visto un grande miglioramento nello iaido di Stefano.
Insomma in molti abbiamo notato un cambiamento.
E’ avvenuto solo perché l’intensità della pratica, dell’attenzione e concentrazione di Stefano sono aumentati, il nostro insegnamento è rimasto sempre lo stesso.
Vorremmo ringraziare Stefano per l’esempio che ha dato a tutti noi in questo periodo.
Non abbiamo le competenze per dare un nome al cambiamento che ha fatto Stefano, ma possiamo solo notare delle somiglianze di approccio con quanto normalmente diciamo sia necessario fare.
Il cambiamento è stato intensamente voluto da Stefano, che si è rimesso in gioco ed ha cercato di analizzare tutto quello che nel suo iaido non andava bene e a piccoli passi ha cercato di migliorarlo. Si a piccoli passi e la strada sarà ancora lunga, ma è iniziata e questa è la cosa importante. La mentalità giusta è stata raggiunta ed anche la consapevolezza che non esiste nulla di facile ed immediato. Quante volte alle correzioni Stefano ha risposto “si me lo avete già detto eppure faccio sempre gli stessi errori“? E’ naturale che succeda ma non avendo la giusta consapevolezza possiamo pensare di aver capito e soprattutto di aver cambiato qualche cosa durante una lezione, in realtà ci va più perseveranza.
Una mente focalizzata e concentrata ci aiuta a migliorare, a riconoscere i nostri errori, ad essere consapevoli che per il cambiamento occorre tempo, volontà e dedizione. Il “voglio tutto e subito” non funziona ed è un atteggiamento per persone ansiose e impazienti, non per un percorso serio e non solo nelle arti marziali.
Cosa ci deve insegnare questa esperienza? Ognuno di noi può provare a trovare le sue risposte.