La mia esperienza agli Europei EJC 2022

di Ramona Paravano
EJC2022 Jodo Championships Stevenage

Dopo gli anni della Pandemia finalmente è stato possibile nuovamente partecipare agli Europei di Jodo, tenutisi a Stevenage (UK), che per me sono stati la seconda esperienza dopo quella del 2019.

La possibilità di praticare nuovamente a livello europeo, la possibilità di ricevere insegnamenti dai maestri giapponesi è stato per me fonte di gioia e malinconia allo stesso tempo.

Sento di aver perso del tempo (ho ripreso ad allenarmi solo a marzo 2022 a causa del Covid e di alcuni cambiamenti nella mia vita personale e lavorativa), ma soprattutto di non aver ben apprezzato questa pratica come vorrei.

La verità è che il Jodo (a differenza dello Iaido) mi diverte tantissimo, anche quando devo fare una gara.

Il venerdì abbiamo ricevuto insegnamenti su kihon e kata da parte dei maestri giapponesi.

Per qualcuno potrebbe essere stata una mattinata noiosa, ma per me è stata una gran fortuna essere presente e vedere la pratica del Jodo eseguita dai maestri ottavi Dan (Fujisaki Koro Sensei, Kojiro Koichi Sensei, Murakami Naotaka Sensei) della federazione giapponese.

Il pomeriggio è proseguito con la nostra pratica mettendo in atto i consigli e indicazioni dei Sensei, divisi in gruppi, con la presenza anche del Sensei ottavo Dan Rene Van Amersfoort che ha diretto il mio gruppo (mudan e shodan).

Arriva dunque il sabato, il giorno della gara.

Le settimane precedenti non mi hanno permesso molto di concentrarmi sull’evento, forse intenzionalmente ho iniziato a riempirmi di impegni personali e lavorativi che non hanno lasciato spazio alla concentrazione e preparazione mentale per questa gara importante.

L’arrivo in Inghilterra, concentrato più sulla recente dipartita della Regina Elisabetta che sulla gara, ha ancora di più portato disattenzione sul reale lavoro da fare su me stessa: controllare la mente.

Eppure mi conosco: so che sono una persona emotiva e negli imprevisti a volte non reagisco bene.

E così infatti, come se il fato dovesse sempre dimostrarmi una lezione, l’imprevisto è arrivato: un mio errore mi ha messo in crisi eseguendo così il quinto kata (il terzo in ordine per la gara) in modo errato.

La rabbia sentita nei minuti successivi è stata incontrollabile: avrei voluto distruggere tutto!

Come ho potuto sbagliare un kata che tanto amo e che tanto mi diverte fare?

Nelle ore successive la mia rabbia si è calmata e ho potuto vedere dove avevo sbagliato davvero: la preparazione mentale pre-Europeo è importantissima e non va presa alla leggera. È importante prepararsi nel fisico, ma è al tempo stesso importante prepararsi con la mente.

Questo non vuol dire passare le giornate a dirsi “quanto sono bravo”, ma più trovare una concentrazione e un’armonia per sé stessi di modo da gestire eventuali imprevisti.

Ancora una volta qualcuno o qualcosa mi hanno dimostrato quanto percorso ho ancora da fare sotto questo punto di vista.

Aver però compreso la lezione mi ha dimostrato che sono in grado infine di ascoltarmi, centrarmi e lavorare per migliorarmi sempre.

Un esempio è il rientro nel dojo dove mi alleno, il mercoledì successivo: prima nel Jodo, poi nel Kendo ho mostrato un Fighting e una concentrazione che ha sorpreso i miei compagni di pratica.

Questo per me è un segnale di conferma, la strada è quella giusta.

Bisogna solo praticarla con maggior concentrazione, centratura e attenzione.

Ramona Paravano

EJC2022 Jodo Championships Stevenage

Do your best

di Alessio Rastrelli
EJC2022 Jodo Championships Stevenage

Dal 16 al 18 settembre 2022 si sono svolti i 20° Campionati Europei di Jodo a Stevenage (UK), dopo appena due settimane dagli Europei di iaido in Italia, che mi hanno coinvolto come organizzatore e dal quale non mi sono ancora del tutto ripreso.

Questa volta però é tutto diverso. Partecipo come competitor e, emotivamente, é tutta un’altra storia.

La Delegazione Giapponese era composta da  Fujisaki Sensei, Kojiro Sensei e Murakami Sensei che hanno condotto il seminario del venerdì in molto interessante con la spiegazione dettagliata dei Kihon (Sotai Dosa e Tandoku Dosa) e dei 12 Kata ZNKR.

Nel pomeriggio del venerdì siamo stati divisi in quattro gruppi per mettere in pratica gli insegnamenti del mattino. Grazie ai Sensei della delegazione ZNKR e al “nostro” René Sensei (unico hachidan europeo) che hanno gestito la pratica in modo impeccabile.

Il sabato è il giorno delle gare individuali.

Mi sentivo carico e tranquillo anche se con la consapevolezza che sarebbe stato veramente difficile ripetere i risultati dei Campionati in Polonia nel 2019.

Nei precedenti campionati, infatti, ero riuscito ad aggiudicarmi una medaglia di bronzo ma era tutto diverso. In quel periodo vivevo a Londra, mi allenavo regolarmente, ed ero un grado inferiore.

Questa volta, la mia preparazione non era sufficiente e il livello dei competitors era molto alto. Gli allenamenti sono stati molto pochi. E poi anche i sorteggi non hanno giocato a mio favore. Sono capitato in una pool da 4 con dentro quelli che ritenevo i più forti della mia categoria. Infatti, io non ho passato la pool e due di loro sono arrivati in finale.

Il mio campionato finiva lì ma l’esperienza è comunque stata emozionante e molto formativa.

Non posso certo dire di essere soddisfatto del risultato ma c’è un’espressione che in questi giorni, prima delle gare, mi è stata ripetuta più volte e che mi è rimasta impressa:

“do your best”

Durante la preparazione di questi campionati, il mio obiettivo era unicamente riuscire a vincere una medaglia. “Do your best” spostava la mia attenzione dal risultato, che è una conseguenza di più fattori, a, esclusivamente, la mia performance.

Non ho vinto nulla ma ho dato comunque il meglio di me stesso. E questo mi consola e mi spinge a migliorare sempre di più. Perché se ho dato il meglio e non è bastato vuol solo dire che devo migliorare ancora tanto. Non c’entra la sfortuna o chissà cos’altro. Ho dato il meglio di me stesso ma gli altri sono stato più bravi. That’s it!

É stato comunque molto bello condividere tutto ciò con gli amici di altre nazionalità e ovviamente con il team Italia allargato agli esaminandi e supporter.

Grazie a Vincenzo (CT), Enrico (TM), Luca (DL), Ivo (il mio tachi) e a tutti i compagni del team Italia per aver contribuito, ognuno a suo modo, a rendere questi giorni indimenticabili.

L’Italia si aggiudica un argento nella categoria mudan con Alessandro e un bronzo nella categoria Yondan con Ivo oltre ad una buona serie di FS.

Come per tutti i campionati europei, tutto si conclude con il Sayonara party. Si mangia, si beve, di balla, si festeggia e si consolidano conoscenze e amicizie.

Mi congratulo con tutto il team organizzativo della BKA (Andy Watson, Stojanka Vidinic, David Parker & Co.) per aver gestito tutto in modo molto funzionale e professionale.

Rientro in Italia con un carico di nuove esperienze acquisite, un vortice di emozioni indescrivibili, la consapevolezza di dover migliorare tanto, e la voglia matta di ricominciare al più presto con un Jo in mano.

Alessio Rastrelli

Italian Team EJC2022 Stevenage

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