Ho sempre amato i libri di Takuan Soho, anche se trovo che alcuni passaggi siano un po’ complicati (per me ovviamente, ma il suo modo di esporre i concetti usando delle parabole mi ha sempre affascinato). E’ anche vero che avendo avuto un’educazione cattolica sono abituato ad una certa modalità di veicolare i concetti.

Il mondo giapponese è comunque pieno di questo genere di racconti. Non solo quello giapponese, se analizziamo anche il testo di Sun Tzu, l’arte delle guerra, vediamo che usa spesso delle “parabole” per spiegare un’azione o un comportamento, oppure un insegnamento morale.

Durante l’ultimo seminario Culturale tenuto da Murata Sensei, seminario che ho trovato assolutamente eccezionale e di un interesse superlativo, c’è stata una piccola parentesi in cui il Sensei ha spiegato il significato di Do.

Molto spesso sento spiegazioni letterarie difficili, persone che cercano di tradurre il kangi antico, di scoprire il significato di un determinato tratto di pennello di 3000 anni fa.

Invece Murata Sensei ha portato un esempio letteralmente favoloso, almeno per me:

immaginate di percorrere un sentiero ed arrivare su un prato subito dopo una nevicata (e per me che amo la montagna ha ancor più significato), nessuno ha camminato su quel prato e voi vi accingete ad attraversarlo, arrivati a metà prato vi potete girare e vedrete le vostre impronte nella neve, quella è la Via, la via che avete tracciato, personale ma soprattutto frutto del proprio percorso fatto di prove di pratica e di errori.

Un’altra persona sullo stesso prato avrebbe tracciato una via simile ma è sicuramente impossibile che le orme risultino identiche, proprio perché anche lui ha percorso la sua Via con le sue tappe e la sua pratica.

Ecco credo che immaginare la Via in questo semplice modo sia la visione più naturale e più sincera possibile, un sentiero individuale su cui avanziamo nel corso della nostra vita e che non ha fine.

Questo è quello che ha suscitato in me il pensiero di Murata Sensei che ringrazio per questa immagine e per tutti i contenuti del suo seminario.

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