Ancora una volta la scelta delle domande per gli esami di iaido ha portato delle critiche. Questa volta meno accese di quelle portate in assemblea per la scelta della parola chakuganten in una domanda di due o tre anni fa, parola peraltro oggi conosciuta da buona parte dei praticanti di Iaido. In fondo la funzione delle domande credo sia questa: creare delle curiosità ed accrescere la conoscenza, credo anche che questo sia un plus piuttosto di un minus.
Vorrei raccontarvi un po’ cosa succedeva quando ho iniziato a fare iaido io, Internet praticamente non esisteva ma esistevano gli internet point a 56k, qualcuno forse si ricorda il suono del modem che cercava di collegarsi, ma comunque non c’era nulla di paragonabile a quello che abbiamo adesso. Ricordo che per ordinare il mio primo iaito da Tozando impiegai più di un mese andando in un internet point in Corso Regina (a circa 20 km da casa) e ogni volta che la pagina doveva aprire una foto passavi almeno mezz’ora ad aspettare.
Quindi, a quei tempi, una vera Bibbia per lo iaido era il libro Fotografico edito dall’allora FENIKE federazione Nazionale Italiana Kendo “LO IAIDO DELLA ZEN NIHON KENDO RENMEI (SEITEI IAI)” con in copertina il Maestro Tanaya Masami Hanshi.
In quel libro che probabilmente le ultime generazioni dello iaido Italiano non conoscono, c’era una sezione finale chiamata “DOMANDE E RISPOSTE ESEMPLARI PER GLI ESAMI DI IAI”.
Da quella sezione che contiene anche una parte di domande legate alla cultura dello iaido e del budo in generale, alcune volte ho preso spunto per formulare le domande degli esami.
Per esempio si possono trovare delle risposte alle domande degli esami di quest’anno.
Definite e parlate del NUKITSUKE
Questa era la prima domanda, non era necessario rispondere in questo modo ma leggere quel contenuto avrebbe permesso di elaborare risposte e riflessioni migliori di quanto non abbiano fatto i candidati.
Spiegate la distanza nello Iaido
Veniamo ora alla domanda che ha prodotto più “rumors”
Parlate di Kigurai ed i Meikyo Shisui
Come vedete abbiamo delle risposte molto articolate e sinceramente anche molto differenti dagli scritti che ci sono pervenuti. Mi è stato detto che con domande così complicate, i candidati finiscono poi per fare un taglia ed incolla con quello che trovano su internet.
Probabilmente è vero ma già questo è un risultato, almeno devono prendere atto di una determinata parola e cercarne il significato.
Certo sarebbe bello ed interessantissimo avere una rubrica dove ad esempio Murata Sensei approfondisse termini della cultura del Budo. Aspettando, se mai avverrà, possiamo almeno far sapere ai praticanti che esistono questi concetti, obbligarli ad avere una curiosità e a risolverla, introdurre il fatto che esistono approfondimenti che possono essere ricercati nel progredire della propria pratica. Per esempio Kigurai è uno dei requisiti previsti dall’artico 20 della FIK per valutare gli esami da 6°e 7° dan ed è riportato nell’analogo documento della ZNKR. Chi si prepara ad un esame di 5° dovrebbe conoscerne il significato poiché, se l’esame va bene, in 6 anni deve dimostrare che nella propria pratica c’è Kigurai.
Se avrò tempo vi riporterò in seguito altre di queste domande e risposte esemplari, credo possa essere interessante come lettura ma se riuscite, trovate il libro da cui sono tratte queste domande e leggete il capitoletto citato.