Vittorio ha raccolto l’invito di scrivere alcune considerazioni sul seminario estivo. Anche quest’anno il seminario  è stato intenso ma pieno di risate e di gioia. Vorrei unirmi ai ringraziamenti di Vittorio al club di Savona e Albenga per l’ottimo supporto e per la meravigliosa location che hanno scelto per noi.

Grazie a tutti,

Danielle Borra, kyoshi 7 dan

Tra venerdì 5 e domenica 7 luglio 2019 si è svolta, presso il Palamarco di Albenga (SV), la seconda edizione del Natsu Gasshuku, Seminario estivo di iaido e jodo, organizzato da S.G.T. Kiryoku Torino e Genbukan Bologna in collaborazione con il CSSK di Savona. Il ricco programma prevedeva un cospicuo numero di ore di pratica di iaido: al mattino un’ora e mezza di seitei iai e un’ora e mezza di studio di koryu (Muso Shinden e Muso Jikiden), nel pomeriggio un’ora di pratica libera guidata in cui consolidare le nozioni apprese in mattinata. Per quel che riguarda il jodo, due ore di pratica ogni pomeriggio. A condurre gli allenamenti di iaido, come l’anno scorso, i nostri sensei Danielle Borra (iaido kyoshi 7° dan) e Claudio Zanoni (iaido renshi 6° dan) insieme all’amico Detlef Uedelhoven sensei (iaido renshi 7° dan; jodo 6° dan), coadiuvati da Carlo Sappino (iaido 6° Dan) e Robert Senn (iaido 6° Dan). Per quel che riguarda il jodo, a condurre gli allenamenti è stato Detlef Uedelhoven, in compagnia di un paziente Claudio Zanoni, questa volta in veste di senpai (jodo 3° dan), che si è preso cura degli assoluti principianti nella disciplina. 

La partecipazione, specialmente per il seminario di iaido, è stata più che soddisfacente, data la entusiastica presenza di praticanti non soltanto da diverse regioni italiane, ma anche da Francia e Svizzera. Del resto, sarebbe riduttivo descrivere soltanto in termini di nomi e cifre quello che abbiamo potuto vivere in questo seminario. Infatti, in primo luogo, il Natsu Gasshuku è stato un momento di pratica intensa e feconda, volta in primo luogo a correggere, sulla scorta delle più recenti indicazioni dal Giappone, uno dei grandi mali di sempre della pratica del budo: la zona di comfort rappresentata dall’approssimazione, dall’abitudine e dalla presunzione di non commettere errori. È stata infatti posta grande attenzione alla postura dei praticanti e all’uso corretto di hashi sabaki nelle rotazioni, alla percezione del proprio asse centrale, allo spostamento del peso e al rilassamento nell’esecuzione dei tagli. Lo studio del koryu è stato volto essenzialmente a presentare un’introduzione (o un approfondimento) alla terza serie in piedi di Muso Shinden e Muso Jikiden, anche qui cercando in primo luogo l’acquisizione delle corrette meccaniche alla base dei kata, in vista poi del loro perfezionamento nell’allenamento in dojo. Nelle ore di jodo, oltre ad un’introduzione alla disciplina e ai primi tre kata per gli assoluti principianti, ci si è concentrati su esercizi di kihon e sui primi cinque kata di seitei. 

Come per l’edizione dell’anno scorso, del resto, anche quest’anno il seminario è stato soprattutto un momento di incontro tra amici, e penso che non ci si dimenticherà facilmente del clima di festa che si respirava durante le ottime cene alla Colletta di Castelbianco (SV), e più in generale della serena atmosfera che si è instaurata tra le tante persone che hanno deciso di condividere in questo modo, inusuale e meraviglioso, questo fine settimana di luglio. Per concludere, non soltanto credo che sia doveroso un ringraziamento ai sensei e a tutte le compagne e i compagni di pratica, ma, la mia gratitudine va anche a quanti hanno permesso la realizzazione del primo seminario in assoluto di iaido e jodo nella mia città natale, dove fino a qualche anno fa, neppure si conoscevano queste meravigliose discipline: Carlo Sappino, da l quale l’idea ha preso forma, ma anche gli amici del dojo di Albenga, in special modo Giacomo Gattuso e Alex Ricci, per l’ottima e puntuale organizzazione, e il profondo entusiasmo che pongono nella pratica del budo, oltre, poi, all’amministrazione comunale di Albenga, disponibile e presente nella figura del suo primo cittadino, dott. Riccardo Tomatis. A tutte e tutti, un grazie che non ha nulla di formale, ma esce dal cuore. Arrivederci alla prossima estate!

Vittorio Secco, 3 dan

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