Dopo aver visto il movimento dei piedi di Kuritsuke analizziamo il footwork per Kurihanashi, altra tecnica base (Kihon) del Jodo.

Entrambe le tecniche Kuri Tsuke e Kuri Hanashi iniziano con uno spostamento del corpo verso sinistra per evitare un taglio alla testa da parte del nostro avversario.

La grande differenza, per quel che riguarda il lavoro dei piedi, è che, nel caso di Kurihanashi, il piede destro avanza sempre sulla stessa linea, al di fuori della linea centrale da dove arriva l’attacco.

Solo alla fine del Kihon, si ritorna in posizione di tsune no kamae sulla linea centrale, spostando il piede destro a destra e allineando a esso il sinistro.

La simulazione grafica chiarirà meglio quanto descritto.

Da tsune no kamae, si divarica di un passo a sinistra il piede sinistro, si prende il josaki con la mano sinistra in posizione rovesciata e, nel momento in cui si spinge il piede destro diagonalmente in avanti a destra rispetto al sinistro, si sistemano le mani in modo che la loro distanza reciproca eguagli la larghezza delle spalle e si sollevano al di sopra della testa.

Mentre si disegna un grande cerchio con il josaki e si spinge ampiamente in avanti il piede destro, si guida e si spinge via l’attacco
e si porta il josaki all’altezza degli occhi. Poi si avanza di mezzo passo con il piede destro e si assume la postura di kurihanashi yoi.

Kurihanashi viene utilizzata nel 12° kata: Ranai.

Ecco un esempio di Kuri Hanashi.

Ci vediamo fra due settimane con la simulazione grafica di Taiatari.

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