Casa Italia
di Kevin Di Vozzo
Descrivere l’insieme di emozioni provate in questo fine settimana è difficile dovendo usare soltanto le parole.
L’intensità che si vive nei Campionati Europei non ha pari per un praticante di Iaido e mi auguro che ogni iaidoka, sperso anche nel dojo più lontano d’Italia, abbia l’opportunità di vivere questa esperienza almeno una volta nella vita.
L’esperienza di quest’anno è stata veramente completa:
Dalla sconfitta nella finale del campionato individuale che mi ha insegnato a dover controllare meglio i miei punti di forza, perché possono facilmente trasformarsi in debolezze, alla vittoria del giorno dopo nel campionato a squadre merito di una collaborazione da parte di ogni singolo membro della Nazionale. Questo impeccabile lavoro di squadra ha fatto in modo che noi 4, designati a scendere sullo shiai, avessimo solo il pensiero di fare quello che sappiamo fare meglio, nulla di più.

La “macchia blu” era sempre presente in ogni angolo del palazzetto, ovunque fossi, ovunque ne avessi avuto bisogno, anche durante l’individuale per ogni incontro che vincevo, eravamo in 16 ad avanzare al prossimo.
La ciliegina sulla torta di questo weekend è stato infine l’esame di 3° Dan che ho affrontato con totale serenità: avevamo appena fatto squillare l’Inno di Mameli davanti a tutta Europa, avevo appena ricevuto le ultime indicazioni dei coach e i compagni, non potevo chiedere di meglio, mi sentivo tranquillo, calmo.
Quando passi questi momenti tra gli abbracci dei compagni, le parole di conforto o di gioia da parte di tutti, il supporto costante e la coralità che si crea (perché si vince e si perde insieme) capisci perché chiamiamo “Casa Italia” quell’ angolo del palazzetto che occupiamo con le nostre attrezzature: non saprei come meglio definire un Team che diventa Famiglia, una manciata di sedie che diventa Casa.
Kevin Di Vozzo

Рад за тебя Антон. Ты перегнал меня…. МОЛОДЧИНА. В далеком 1993 году на международке по “КАРАТЕ ДО СИНСЕБУ” я был всего 3-м…. Сын – горжусь тобой, желаю тебе вырасти настоящим мастерам клинка. Люблю , помню, скучаю. Твой отец.
Спасибо большое тренерам , товарищам по команде за Антона . Побед , успехов во всем , здоровья. СПАСИБО.
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