“L’importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l’esterno.”

Gichin Funakoshi

“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.”

Paul Klee
I 9 Segreti di Musashi - 1
I 9 Segreti di Musashi - 2

Questa volta proviamo a sviluppare due dei precetti che secondo il libro dei cinque anelli di Musashi (ed. Mediterranee) bisogna seguire per intraprendere la via dell’Hejō (strategia) poiché li trovo collegati fra loro in riferimento alla nostra pratica di iaido.

Il terzo  precetto recita:

studia tutte le arti  

Il quarto precetto recita:

conosci anche gli altri mestieri  

Questi due precetti ci invitano ad avere apertura mentale studiando o guardando con curiosità altre discipline o altri approcci che sono diversi dal nostro. Quella che oggi chiamiamo abitualmente contaminazione permette spesso di ampliare le proprie vedute e di trovare a volte nuove fonti di ispirazione.

Inoltre l’apertura mentale è sempre un aspetto positivo che ci svincola dalla chiusura che lo studio intenso di una disciplina può produrre. Succede a volte alle persone che affrontano la disciplina con estrema serietà di chiudersi troppo e la chiusura determina, nel lungo periodo, una limitazione delle proprie capacità di apprendimento. La curiosità invece espande i nostri confini, allarga gli orizzonti. 

E’ quindi importante non chiudersi ma saper cogliere le possibilità che possono offrirci altri ambiti, saper trovare delle connessioni e riportare nell’ambito dello studio della spada delle capacità, abilità, o anche solo delle comprensioni, trovate in altri campi. 

Si può parlare facilmente delle sinergie esistenti con altre discipline. Nino Dellisanti spesso dice che ha trovato dei fili conduttori comuni fra l’Aikido, il Jodo e lo iaido, gesti diversi che applicano gli stessi principi o modi diversi di spiegare le cose.

Cauda ci ha spiegato la connessione fra Iaido e Musica per esempio. 

Qualsiasi arte o mestiere può apportare nuovi insegnamenti; per esempio cosa può insegnarci la cucina nello iaido?  O la poesia o la pesca o il giardinaggio? Non poniamoci limiti, si tratta di vedere le connessioni per poter sviluppare meglio la nostra pratica dello iaido.

C’è ovviamente una considerazione che bisogna affrontare e che si ricollega anche ai precetti 5 e 6: bisogna stare attenti a non creare confusione per sé stessi. Può non risultare facile, in particolare se non si hanno basi solide e se non si è già passato molti anni a praticare Iaido. In questo caso praticare altre arti o mestieri può far peggiorare la nostra pratica proprio perché l’esperienza non ci permette di ricondurre il tutto a quanto ci serve per progredire.

Quindi è importante mantenere una mente attiva ed aperta e saper guardare le cose intorno a noi ma anche saper riportare i diversi aspetti  che incontriamo in altri approcci alla nostra pratica dello Iaido.

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