ccii iaido 2023

Modena 2023

di Marco Lassalle

Ed eccoci qui! Come ogni febbraio si sono tenuti i campionati italiani di iaido individuali e a squadre. 

Questo è stato il mio quarto campionato e come le altre volte ho provato un po’ di emozione e tensione nel partecipare, ma anche tanta gioia nel rivedere tante facce amiche. Tuttavia, rispetto all’anno scorso o al taikai di giugno, non ho partecipato alle gare con l’unico scopo di vincere o – almeno – di arrivare in finale. Finale e/o vittoria erano il pass per poter partecipare ai campionati europei poiché eravamo in quattro per due posti e i risultati che si ottengono nelle gare sono un ottimo biglietto da visita per poter essere selezionati. 

Quest’anno, invece, lo spirito che mi ha accompagnato nelle settimane precedenti ai campionati e nelle gare stesse è stato diverso, complice anche la nuova categoria in cui avrei gareggiato (nei nidan è la prima volta che si affrontano avversari con più esperienza all’interno della propria categoria). Questa volta vincere non era il risultato a cui puntare ad ogni costo, per il semplice fatto che la vittoria dipende da te stesso, dall’avversario e – non da ultimo – dai giudici. Lo spirito era quello di mettere il massimo impegno negli incontri, cercando di mostrare il massimo di quello che so fare. Così ho affrontato ogni incontro e alla fine ho conquistato il terzo posto.

Se dalla gara individuale non ho rimpianti, un po’ di delusione c’è per la gara a squadre. Quest’anno abbiamo schierato una formazione inedita, sicuramente non la più forte degli ultimi anni, ma che comunque ha dato tutto per onorare fino in fondo il dojo e i nostri sensei. Per tre di noi non sono stati i migliori incontri del weekend (eccezione fa Mattia che si è meritato fino in fondo il fighting spirit facendo tre incontri strepitosi), ma la voglia di far bene non è mancata e l’impegno è stato massimo. Le parole dei sensei a fine gara ci hanno rassicurato, ma ci hanno anche ricordato che siamo lontani dai nostri reali obiettivi e che dobbiamo continuare ad impegnarci in palestra per migliorare.

Unica nota davvero stonata di questi campionati? Un oste davvero scorbutico!

Marco Lassalle

ccii iaido 2023

Un altro campionato di Iaido è passato

di Claudio Zanoni

Un altro campionato di Iaido è passato.

Questa volta vorrei dare una visione diversa dal solito per quanto riguarda l’arrivo a questo appuntamento annuale. Per tante ragioni il nostro dojo sta attraversando un periodo di “stanca”. Le ragioni sono molteplici: alcuni si sono trasferiti per lavoro, altri hanno semplicemente smesso, altri hanno diminuito l’impegno e così tra un impegno privato e la mancanza di voglia siamo andati ad affrontare questi campionati con una squadra un po’ ridotta da un punto di vista numerico. 

Devo dire che però i ragazzi mi hanno dato un’altra lezione importante. Quelli che erano presenti hanno sicuramente dato il massimo impegnandosi al 100 per cento e questo è quello che ho sempre chiesto a tutti: il massimo impegno. Non sempre è stato così.

Spero che i ragazzi che si sono dati disponibili non fraintendano quello che sto per scrivere ma ero un po’ deluso da come si stava preannunciando la competizione. Sono abituato a numeri elevati e a molto entusiasmo e mi sembrava invece ci fosse poco interesse e poco “spirito di squadra”.

Ancora una volta invece i ragazzi sono riusciti a sorprendermi, se fossimo una squadra di football americano il gruppo presente sarebbe la seconde linee, la linea difensiva ad oltranza, ma hanno preso in mano la situazione e sono scesi in campo con la grinta giusta e la convinzione di dare il massimo. Ci sono riusciti e così è stato per la kiryoku.

Sia negli individuali che nella gara a squadre hanno tirato fuori tutto quello che avevano e hanno regalato alla kiryoku un altro campionato alla grande, forse non in termini di medaglie, ma in termini di grinta, determinazione e sicuramente di attaccamento ed emozioni trasmesse.

Questo dovrebbe essere l’esempio per tutti, questo dovrebbe essere il modo di vivere il dojo, e non aggiungo altro. 

Quindi grazie, grazie, grazie alle cosiddette seconde linee, che si sono guadagnate la prima fila ed il posto d’onore in questa kiryoku e, non esagero, nel mio cuore! Sono molto fiero di voi e mi avete veramente emozionato.

Claudio Zanoni

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