Sabato 11 e Domenica 12 Giugno 2022 si è tenuto a Budapest un seminario di iaido riservato ad alti gradi con anche esami fino al 7° dan.

Recensione e riflessioni di Andrea Cauda, Carlo Sappino e Claudio Zanoni.

Iaido High Grade Seminar – Budapest

di Andrea Cauda

Il weekend dell’11 e 12 giugno, a Budapest, si è tenuto finalmente, a distanza di due anni a causa della pandemia, il seminario e gli esami per alti gradi con la delegazione della ZNKR.

Oltre ai Sensei europei, hanno quindi presenziato Kusama Sensei e Yamazaki Sensei per condurre il seminario.

Partiamo dal presupposto che è stato ovviamente bello ed emozionante poter riabbracciare e rivedere i vecchi amici e compagni di pratica europei: dopo due anni di astinenza, tutti eravamo vogliosi di incontrarci e praticare insieme. 

L’affluenza è stata alta, chiaramente anche in vista degli esami per 6° e 7° dan che non si tenevano da tempo, e la tutt’altro che perfetta macchina ungherese ha comunque permesso di trascorrere con piacere il tempo tutti insieme.

Nonostante un arrivo alle 3 di notte a causa dei ritardi di WizzAir e una dormita di circa quattro ore in un albergo che si presenta molto bene ma le cui camere sono più tipiche di un ostello che di un 4 stelle, il sabato mattina eravamo più o meno svegli per iniziare lo stage.

Partendo dal Seminario, dopo un iniziale discorso di Kusama Sensei sul Bushido e sulle qualità che lo compongono ed esprimendo anch’egli emozione per esser ritornato in Europa, ha suddiviso i partecipanti in due gruppi: dal 5° dan in su con lui e gli altri gradi con Yamazaki Sensei, sempre coadiuvati dai Sensei europei.

Andrea Cauda Budapest

Il Maestro ha voluto concentrarsi sui punti tecnici dei kata, soffermandosi in particolare su alcuni di essi e non risparmiando qualche appunto più o meno velato ai 7° dan europei, rei di non riuscire a cambiare alcune cose, rimarcando più volte, a noi praticanti, di apprendere il più possibile dagli aspetti positivi e corretti della loro pratica, ma di non accontentarsi e di cercare di fare anche meglio di loro. Veramente interessante sotto molti punti di vista.

La prima giornata trascorre dunque con una pratica più o meno continua, con il caldo ungherese che faceva da fedele compagno.

Dopo qualche birra rinfrescante e una buona cena consigliata dai nostri amici locali, si passa al giorno successivo, dove in mattinata il Sensei si è concentrato principalmente sui due gruppi che dovevano provare l’esame per 6° e 7° dan. E’ stato un allenamento molto utile, in quanto i Sensei europei erano incaricati di seguire a turno singolarmente gli esaminandi apportando piccole correzioni, con Kusama Sensei che supervisionava, avendo inoltre la possibilità di farsi un’idea del livello generale.

Senza pause, si arriva alla fatidica ora, anche se, a causa della sopracitata organizzazione, non si è prevista una seconda commissione che valutasse gli esami dei gradi più bassi. Ciò ha comportato che dal 1° al 7° dan la stessa commissione esaminasse tutti quanti.

Passano quindi le ore, la tensione si fa sentire nell’aria, anche perché dopo due anni di assenza, molti erano i dubbi su come si venisse giudicati. Arriva finalmente il momento dei gradi alti. 

Nonostante le previsioni, la scelta dei kata comprende due Koryu più Ukenagashi, Morote Tsuki, Soetetsuki e Shihogiri.

Andrea Cauda Budapest

Per me è stato molto bello poter fare l’esame insieme ai miei storici amici/rivali di molte battaglie sullo shiai-jo dei Campionati Europei, e poter festeggiare insieme questo importante traguardo ha arricchito ulteriormente questa esperienza.

Esperienza un po’ macchiata purtroppo dal mancato passaggio dei miei compagni italiani, che si rifaranno certamente alla prossima occasione. In questi esami, come si è visto negli anni, subentrano diverse componenti, arrivare a comprenderle tutte non è sempre facile, ma credo si debba iniziare sempre da se stessi e dal cercare di ripartire con più energia ogni volta.

Un complimento speciale va al caro amico Carlo, il cui raggiungimento del 7° dan è un risultato fantastico e meritato!

Last but not least, un sentito ringraziamento, oltre che ai miei compagni di dojo che hanno contribuito in questi anni ad accompagnarmi a questo obiettivo e a René Sensei per i preziosi consigli, non può che andare ai miei Maestri Claudio e Danielle: in quest’ultimo anno, più di quanto non facciano già settimanalmente, hanno dato l’anima per prepararci al meglio a questo appuntamento. Il loro contributo è stato e sarà sempre fondamentale, così come l’appoggio motivazionale. 

La loro passione e la ricerca di migliorarsi sono certamente di stimolo e ispirazione per crescere sempre di più e ricercare quanto sperato da Kusama Sensei.

Andrea Cauda

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Psicologo e Psicoterapeuta, è 6° dan di Iaido, che pratica dal 2004. Dal 2018 è anche Arbitro Nazionale. Molto interessato alle possibili applicazioni della psicologia nella pratica del Dojo, degli esami e delle competizioni, così come allo sviluppo di metodologie che facilitino i processi di cambiamento e miglioramento personale.
Nato ad Arezzo nel 1952, vive a Savona dal 1967. Membro fondatore della odierna asd Circolo Scherma Savona Kendo dal 1985, dove oggi cura il settore iaido. Avvicinatosi giovanissimo alle arti marziali, ha maturato svariate esperienze nei dojo liguri di judo, aikido e karate per poi innamorarsi della spada giapponese, approdando al kendo (yondan) e successivamente allo iaido (renshi nanadan) dove segue gli insegnamenti di Danielle Borra Sensei.
Logistics Manager, pratica iaido da 22 anni, grande appassionato di montagna e cani.

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