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KIRIGAMI, L’ESTREMA ARTE DELL’INTAGLIO DELLA CARTA
(immagine da http://goinjapanesque.com)

Un’arte per la quale la precisione è d’obbligo, esattamanente come i tagli, ed è disciplina allo stesso tempo. Lame affilate, da sole “contro” un avversario impalpabile, la realizzazione finale che si svela in una forma forse difficilmente riproducibile nonostante le migliaia di ripetizioni e la ricerca del gesto e dell’esercizio infinito. È un’arte tipicamente giapponese, ma non è marziale e non è lo iaido.

Kirigami
(immagine da https://www.youtube.com/watch?v=w6_Q17Bu3yQ)

È il kirigami, nome che deriva da kiru, tagliare, e kami, carta, e assomiglia molto all’origami (v. Origami, l’arte di piegare la carta), con la differenza che, a parità di modalità di piegatura della carta, nel kirigami la tecnica principe nella quale si ricerca la perfezione è il taglio. In un senso più generale, e che personalmente apprezzo maggiormente, ci si dovrebbe riferire a quest’arte con il termine kiri-e, letteralmente immagine intagliata, un’arte che affonda le sue radici in molte culture nel mondo, ma che in Giappone si è sviluppata intorno al 600 quando la carta nota come Tesuki Washi, inventata in Cina dove la carta veniva realizzata fin dal 105, fu importata dalla Korea dal monaco buddista Doncho: si sviluppò così una tecnica e un’arte particolare, che i giapponesi padroneggiarono velocemente in maniera sopraffina a partire dall’800 quando cominciarono a commercializzare la propria carta, conosciuta come Sekishu Washi. E siccome tutto diventa arte, inclusa la produzione dei mezzi per la sua realizzazione, la carta washi prodotta al giorno d’oggi e utilizzata in tutto il mondo per realizzare le opere kiri-e è stata definita dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità all’inizio degli anni 2000, designando l’importanza di una tecnica artistica che perdura nel mondo contemporaneo con la realizzazione di opere e sculture di carta. In Europa bisognerà attendere fino al 13° secolo per l’introduzione della carta e le prime realizzazioni dell’arte del taglio della carta risalgono a tre secoli dopo.

Kirigami cultura giapponese
(immagine da https://www.fukainihon.org/cultura-giapponese/tradizioni-e-folklore/kirie-l-arte-del-creare-con-la-carta)

Nella sua forma più convenzionale il kiri-e è realizzato tagliando gli spazi negativi, vuoti, da un singolo foglio di carta bianca, che creeranno quindi il contrasto con uno sfondo scuro, per realizzare opere che raggiungono incantevoli tridimensionalità pur partendo da una superficie piana. Similarmente all’origami, uno dei punti chiave di quest’arte è la simmetria: la carta viene piegata prima di essere tagliata così che i tagli si moltiplichino uguali su tutte le facce. Progetti semplici di kiri-e prevedono pieghe preparatorie in quattro, orizzontalmente a metà e poi verticalmente ancora a metà, e moltiplicando queste pieghe si possono raggiungere complessità notevoli. Anche se tecnicamente il kirigami, e utilizzo adesso questa accezione proprio perché mi riferisco all’utilizzo specifico del substrato cartaceo, può essere realizzato con qualunque tipo di carta, è chiaro che quella più sottile si renda necessaria per realizzare quelle opere che richiedano molte pieghe mentre i tagli possono essere effettuati con le forbici, anche se molti artisti preferiscono particolari coltelli per la maggiore precisione e maneggevolezza.

Kirigami intaglio carta
(immagine da https://www.myogipost.com/index.php?main_page=product_info&products_id=845149)

Anche se una delle più comuni applicazioni, commerciali ma sopratutto per chi si avvicini a ques’arte, è quella dei biglietti d’auguri e dei libri definiti pop-up, quelli per intenderci che quando si aprono le pagine rivelano più o meno complesse strutture tridimensionali ripiegate su se stesse, la foma più alta del kirigami prevede la realizzazione di vere e proprie opere d’arte, pezzi unici, che affonda le origini e l’interesse mostrato dal pubblico fin dal periodo Edo quando veniva praticata in pubblico con sottofondi musicali. Mi piace riportare la descrizione che viene fatte delle opere di una Maestra indiscussa a livello mondiale di quest’arte, Kojima Nahoko: dovete immaginarvi un mondo fantasioso, naturale, delicato, etereo e inafferrabile, sospeso, libero e fluttuante, come i sogni. Le sue opere infatti sono evanescenti e leggiadre figure realizzata in larga scala e sospese nell’aria, visibili in tutto il mondo, come ad esempio una sua opera esposta a Villa Olmo nel 2012, sul lago di Como, “Cloud Leopard”, che si librava al centro di una meravigliosa stanza vuota dell’antica villa. Un altro esempio della sua arte è Shiro, una scultura che misura trentadue metri ed è stata realizzata con due soli fogli di carta richiedendo un anno di lavoro per realizzare una balena dalle dimensioni reali.

kirigami giappone
(immagine da http://www.nahokokojima.com/galleries-overview/)
Kirigami balena
(immagine da http://www.nahokokojima.com/galleries-overview/)

Come per la pittura sumi-e, quella con inchiostro nero nella quale i vuoti o le assenze di pennellate contribuiscono a restituire l’emozione dell’immagine complessa, anche nel kiri-e maggiore è la semplicità, maggiore sarà la profondità delle sensazioni che l’opera susciterà, ma ciò non toglie che le opere più raffinate ed esposte nelle mostre di tutto il mondo non implichino una complessità fuori dall’ordinario, a dimostrazione delle incredibili qualità, capacità e costanza degli artisti impegnati in quest’arte.

Fukuda Masayo è un’altra di questi Maestri, che da oltre trent’anni si dedica a quest’arte, per la quale occorrono dedizione, pazienza e precisione: per la realizzazione della sua opera, Octopus, l’intaglio ha richiesto due mesi di lavoro, e bilanciando con estrema cura lo spessore degli spazi e delle linee è infine riuscita a creare un effetto tridimensionale, peculiarità che la distingue dagli altri artisti che utilizzano la stessa tecnica.

Kirigami octopus
(immagine da https://www.keblog.it/opere-carta-intagliata-kirie-masayo-fukuda/)
Kirigami pesce
(immagine da https://japanobjects.com/features/kirie)

La maggior parte delle opere kirigami sono ispirate dalla natura, e con un gioco di parole dai termini giapponesi che compongono il nome di questa tecnica, dagli dei, kami appunto, che risiedono in ogni cosa: non è neanche così casuale infatti la scelta della carta bianca, considerata un materiale sacro dallo Shinto. Alcuni artisti traggono ispirazione dai giochi visivi creati delle ombre ed è infatti comune poter ammirare le opere in ambienti opportunamenti illuminati per aggiungere effetto all’effetto. Molti di questi lavori sono così intricati e sottili che a prima vista sembrerebbero disegnati anzichè intagliati, o fatti a macchina, ma basta osservarli quando maneggiati dagli artisti per rendersi conto della impalpabile trama di cui sono composti.

Kirigami farfalla
(immagine da https://japanobjects.com/features/kirie)
KIRIGAMI, L’ESTREMA ARTE DELL’INTAGLIO DELLA CARTA
(image from https://japanobjects.com/features/kirie)

Altri artisti utilizzano le tecniche del kiri-e per realizzare creazioni che sembrano uscire letteralmente da materiali di tutti i giorni come giornali e sacchetti, mostrando tra l’altro una sensibile profondità di sentimenti che legano le loro opere a importanti temi sociali riportati dalle notizie dei quotidiani o che ci permettono di interagire con i materiali e le idee della società contemporanea. Non mancano infine tutte quelle rielaborazioni dell’arte classica per la realizzazione di opere che strizzano l’occhio al figurativismo e all’astrattismo, attraverso colori e forme più tipici dell’arte contemporanea, mentre altri si cimentano in una produzione in tempo reale dinnanzi al pubblico, come nella tradizione di epoca Edo, creando performance multimediali nelle quali non è più l’opera in sé il risultato finale, ma proprio l’atto di tagliare, ricreando l’atmosfera di un processo calmo e meticoloso, con il quale il ritmo delle forbici e la trama della carta tagliata diventano esempi del proprio pensiero, una sorta di linea tale tra il pubblico e la propria mente.

Kirigami japan
(immagine da https://japanobjects.com/features/kirie)
Kirigami
(immagine da https://japanobjects.com/features/kirie)
Kirigami japanese
(immagine da https://japanobjects.com/features/kirie)

Un’altra arte, un’altra disciplina, un’altra Via per una ricerca e per una crescita personali, che si sviluppa sempre con un mezzo forgiato il cui acciaio è anima e forza di una comunità di praticanti che dedica un’intera vita nel tentativo di migliorare un gesto, nel ripulirlo dagli eccessi per riportarlo all’essenzialità semplice che è poi quella della natura.

lele bo

FONTI

https://en.wikipedia.org/wiki/Papercutting#Japanese

https://allabout-japan.com/en/article/7804/

https://www.thesprucecrafts.com/an-introduction-to-kirigami-paper-cutting-2540656

http://www.nahokokojima.com

https://www.picamemag.com/kiri-e-masayo-fukuda/

https://japanobjects.com/features/kirie

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