Benvenuto nella nuova rubrica di coaching mentale: utilizzare la mente per avere risultati migliori.
Il mio intento è quello di fornirti alcuni spunti per riuscire a dare il meglio di te negli allenamenti, nelle gare e negli esami di iaido e jodo.

Per esigenze legate alla mia professione, è ormai da tanti anni che studio aspetti legati al potere e al funzionamento della mente. E’ però solo dal 2017, quando per la prima volta Danielle Sensei scrisse qualcosa a riguardo, parlando di abilità mentali (Consapevolezza verso Automatismo) che ho cominciato lo studio della mente applicato alle nostre discipline.

In questo primo articolo mi limiterò a spiegare il concetto di mental coaching e aiutarti a capire la sua importanza per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

La mia mente è la più grande arma che ho a disposizione. Ho sviluppato la forza della mia psicologia molto presto e non troverò mai abbastanza parole per spiegare l’importanza che potrebbe avere per te fare altrettanto.

TIGER WOODS

Ho già accennato, riguardo la nostra pratica, di quanto sia importante sviluppare anche la componente mentale, nell’articolo esami di iaido e potere della mente.

E’ ormai riconosciuto che chi ottiene risultati straordinari ha sviluppato, parallelamente all’allenamento fisico e tecnico, il desiderio di migliorare ancora di più la propria performance, andando ad arricchire e completare ulteriormente le proprie capacità. Quasi tutti i “Campioni” ad oggi attribuiscono almeno il 50% dei propri successi all’importanza della componente mentale nella propria preparazione. E ci sono anche atleti che attribuiscono ben l’80% dei propri successi alle abilità mentali allenate e sviluppate nel corso del tempo.

Quindi, possiamo affermare che per raggiungere un buon livello, non basta più allenare solo la componente fisica e tecnica. Il praticante dovrà iniziare a sviluppare anche una nuova componente, quella mentale.

Se però analizziamo la nostra pratica in dojo, scopriamo che essa si limita quasi esclusivamente alla componente tecnica. Alleniamo i singoli movimenti, i kihon, i kata, i gesti tecnici tralasciando molto spesso l’allenamento della mente che è poi colei che controlla e dirige ogni singolo gesto.

Se volessimo suddividere Il nostro tempo in dojo nelle tre componenti, ne uscirebbe qualcosa del tipo

  • mentale (mokuso): 2%
  • fisico (riscaldamento): 8%
  • tecnico (kata): 90%

Perché si dedica così poco tempo all’aspetto mentale sapendo che nelle arti marziali è di vitale importanza essere concentrati, pronti a dare il meglio fin dall’inizio?

Le motivazioni sono diverse: il tempo limitato di pratica, l’importanza della tecnica, le ancora scarse conoscenze sull’argomento.

La mente va allenata come tutto il resto del corpo. Diventa allora di fondamentale importanza allenarla anche al di fuori del dojo, in particolare per quanto riguarda:

  • il raggiungimento degli obiettivi
  • il miglioramento della concentrazione
  • la gestione delle emozioni.

L’allenamento mentale serve ad avere l’abilità di scegliere consapevolmente cosa pensare e come sentirsi nelle circostanze in cui vuoi performare al meglio.

Questa mini rubrica sul coaching mentale si propone proprio di dare alcuni spunti per migliorare questi aspetti.

Parleremo di

  • pianificazione e raggiungimento di obiettivi a breve, medio e lungo termine
  • motivazione e focus
  • attenzione e concentrazione
  • dialogo interno
  • la respirazione
  • gestire gli stati mentali
  • i vantaggi del rilassamento
  • uscire dalla zona di comfort
  • le visualizzazioni
  • le emozioni
  • lo stato di flow
Mental Coaching

Continuiamo l’argomento nella prossima puntata, parleremo di obiettivi.

Ciao e a presto.

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