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Le mie sensazioni e apprendimenti nel seminario di Louis Vitalis Sensei settimo Dan di Jodo a Roma

di Ramona Paravano

Dopo gli Europei 2022 a Stevenage non avevo avuto più occasione di partecipare ad un seminario di Jodo e visto che in Italia non ci sono molte occasioni per praticare con gradi alti, non potevo mancare a questo evento organizzato da Adriana Meme a Roma.

Roma è una città meravigliosa, sempre piena di bellissimi ricordi e abbinarla alla pratica di Jodo è per me sempre una grande fonte di gioia.

Io e Emanuela Dondi (la mia tachi preferita e compagna nelle gare agli Europei) decidiamo di andare a Roma dal giorno prima, ci rilassiamo un po’ in città prima di cominciare un seminario intensivo e sempre ricco di tanti spunti.

Questa volta, a differenza del 2019 (ultima volta a Roma per un seminario di Jodo), avevo altri pensieri in testa: la mia pratica nell’ultimo periodo si è concentrata sullo Iaido in vista dell’esame del 20 novembre, per questo forse ho vissuto questa esperienza in modo un po’ diverso rispetto le altre volte.

Probabilmente non potevo fare scelta migliore, in fondo.

Come per il Seminario di Bari (a cui ho partecipato a maggio 2022) l’inizio è caratterizzato dall’esecuzione dei Kihon, prima eseguiti singolarmente e poi a coppie, supervisionati da Vitalis Sensei che osservandoci correggeva alcuni errori nell’esecuzione degli esercizi.

Imparare l’esecuzione corretta dei Kihon è necessaria per eseguire correttamente un Kata perché il Kata è costruito sui 12 Kihon, dunque il Sensei si concentra molto su questa parte per aiutarci poi nella pratica e la corretta realizzazione per la nostra gara e/o esame.

Finita la prima parte iniziamo a vedere ogni singolo Kata: il mio livello è ancora basso e ancora non conosco totalmente i 12 kata, ma so già che per me ci sarà un kata in più da imparare questa volta:

Per Vitalis Sensei è molto importante per i partecipanti al suo seminario concludere il weekend conoscendo almeno un kata in più di quelli già assimilati. Grazie a lui ho imparato il settimo nel 2019, l’ottavo e il nono a maggio 2022 e il decimo e undicesimo in questo seminario. Mi sento sempre molto fortunata perché nella spiegazione ho avuto a fianco, oltre al Sensei, anche sesti e settimi Dan europei molto bravi a livello internazionale (il Sensei settimo Dan Harry Jones a maggio 2022, e i sesti Dan Margherita Carratù ed Emanuele Covino a novembre 2022).

Prossimo obiettivo sarà il dodicesimo: Ranai! Non vedo l’ora!

Lo sto già iniziando a praticare in palestra a Gallarate (dove attualmente mi alleno), è un kata complesso e difficile quindi ci vuole molto tempo e costanza per impararlo bene.

So già che al prossimo seminario sarà per me un nuovo insegnamento e apprendimento per comprendere al meglio tutti i movimenti da eseguire.

La spiegazione dei singoli Kata, in supporto al Sensei, viene eseguita dai nostri nuovi sesti Dan italiani: Margherita Carratù ed Emanuele Covino.

Il nostro livello nazionale di Jodo è molto alto e noi principianti siamo davvero fortunati ad avere questi esempi di pratica.

Osservo molto attentamente ogni singolo movimento della pratica e spiegazione del Sensei: Emanuele ci aiuta con la traduzione in italiano e questo facilita ancora di più il mio apprendimento.

L’obiettivo per me questa volta è come sempre praticare e migliorarmi (desidero prepararmi bene per poter essere presa in considerazione dal nostro Coach della nazionale), ma al tempo stesso ascoltare il mio corpo, i miei movimenti per aiutarmi alla preparazione dell’esame di Iaido.

Tutto è collegato nelle arti marziali e sono convinta che una buona pratica di Jodo possa aiutare la mia preparazione al prossimo step di questo mio percorso personale.

La giornata di sabato scorre veloce arrivando a praticare tutti i kata e per me con l’insegnamento di Emanuele e Margherita per la spiegazione del kata dieci e undici.

Finito l’allenamento del sabato, una doccia veloce rigenerante e si va tutti insieme a cena: la cucina romana è ottima ed è sempre un piacere rivedersi tutti a tavola per condividere i pensieri della giornata e chiacchiere fra amici, quando ci si rivede è sempre una festa. Il Sensei ci racconta sempre aneddoti e storie sulle sue esperienze di vita e questo rende la serata ancora più piacevole.

La domenica si ricomincia praticando nuovamente tutti i kata, ancora nuove correzioni e nuovi spunti per migliorarsi.

Dopo una piccola pausa a metà mattina abbiamo anche il tempo di vedere i primi 3 kata della prima serie di koryu (KenJutsu Shinto Ryu).

Il Sensei, prima di iniziare con la dimostrazione ci spiega le differenze dei Koryu di Jodo e della linea (del dojo di Ishido Sensei) che ha deciso di portare avanti.

Per me sono tutte nuove nozioni: cerco di capire il movimento e comprendere il significato.

Ovviamente mi sento goffa e impacciata, ma è davvero interessante imparare cose nuove e con Vitalis Sensei c’è sempre una certezza: dai suoi seminari si esce sempre arricchiti di nuove informazioni da studiare in dojo.

Per me è sempre una grande emozione andare a Roma, ho bellissimi ricordi e la pratica del Jodo sta arricchendo le mie emozioni e sensazioni vissute in quella meravigliosa città. Ho passato davvero un bellissimo weekend, grazie a tutti voi!

Un grazie a tutti i compagni di pratica per aver condiviso con me l’esperienza di questo weekend, è sempre bellissimo vedervi tutti.

Un grazie a Emanuele e Margherita per gli insegnamenti speciali a me dedicati e grazie a Louis Vitalis Sensei per tutto quello che ci dona ogni volta, ad ogni seminario.

Un grazie speciale ad Adriana che come sempre organizza per noi questo seminario, mettendoci grande impegno e attenzione.

Alla prossima volta, speriamo prestissimo per tanti di voi!

Ramona Paravano

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Louis Vitalis Sensei Jodo Roma

di Alessio Rastrelli

Il 5 e 6 Novembre 2022 il Dojô Aikizen no kai di Roma (coordinamento tecnico di Adriana Memé) ha organizzato un seminario di Jôdô diretto da Louis Vitalis sensei, 7th dan Jodo kyoshi.

Io e Zanoni partiamo in treno e arriviamo a Roma che ormai è notte. Con qualche difficoltà raggiungiamo l’albergo e, vista l’ora, andiamo subito a dormire.

Al mattino del sabato, raggiungiamo il dojo e l’atmosfera che subito si respira è molto piacevole. Adriana accoglie i numerosi partecipanti arrivati da tutta l’Italia e anche dalla Francia. Che bello poter rivedere e riabbracciare tutti che, oltre ad essere compagni di pratica, sono prima di tutto amici.

Il seminario comincia alle 9:30 con la pratica dei Kihon Tandoku dosa, condotta da Emanuele Covino.

Il Maestro osserva e di volta in volta interrompe per qualche correzione. La capacità tecnica, un metodo di insegnamento ormai collaudato e la volontà di dare sempre il massimo sono ormai qualità del Maestro riconosciute da tutti.

Il tempo vola e noi siamo già caldi e pronti ad affrontare i kata della ZNKR.

Vitalis sensei utilizza Emanuele Covino e Margherita Carratù come “modelli” per la dimostrazione di ogni singolo kata dandoci poi, tutto il tempo per provare e mettere in pratica le numerose informazioni utili al miglioramento della nostra tecnica.

C’è molto su cui lavorare: dai concetti base come l’importanza di sfruttare sempre tutta la lunghezza del jo, l’impugnatura, le posizioni, le guardie, il lavoro dei piedi fino alla postura corretta, la fluidità dei movimenti, la corretta distanza. Come sempre, il Maestro Vitalis pone l’enfasi sulla precisione e la pulizia delle tecniche.

Andiamo avanti in questo modo, kata dopo kata, con qualche breve pausa per riprendere fiato, bere e mangiare.

Arriviamo alla conclusione della prima giornata con 11 kata praticati ed un accenno del 12°: ranai. Interrompiamo per riprendere domani.

Aperitivo e cena come sempre splendidamente organizzati da Adriana Memé. Cocktail dopocena – con storie, aneddoti e risate – offerto da Vitalis sensei! Fa abbastanza freddo, c’è molto vento ma Roma riesce ad essere, a modo suo, sempre una città magica.

La domenica, il sole splende caldo, e noi abbiamo continuato con Ranai. Un kata lungo e complesso. Le correzioni del sensei sono state tante sia per gli avanzati che per i beginners. Proviamo e riproviamo, cambiando sempre partner, fino a quando non siamo tutti esausti.

A quel punto il sensei ha pensato bene di fermarci, dedicando l’ultima ora a qualcosa di completamente diverso: lo Shinto Ryu Kenjutsu (combattimento tra due spade) spiegandoci le basi dei primi tre kata.

  • kata: Ai Suri (Hidari)
  • kata: Ai Suri (Migi)
  • kata: Jū

E così queste due giornate sono volate, il mio taccuino è pieno di appunti e di note tecniche da studiare e approfondire, ma è il tempo di ripartire. Zanoni ed io abbiamo un treno che ci riporterà a casa. Grazie a tutti, grazie Roma, grazie Vitalis sensei. Alla prossima.

Alessio Rastrelli

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